La puntualità ed il rispetto del tempo, due caratteristiche che contraddistinguono il lavoro dell’agente immobiliare.

La mancanza di puntualità è una triste realtà che rende “complicato” il lavoro dell’agente immobiliare, specialmente quando questi ha a che fare con un gran quantità di persone.

Viviamo nell’era del “multitasking”, del “Always connected”, ed in una società che ci impone di vivere le nostre giornate costantemente di corsa.

Cerchiamo di incastrare tra loro troppi impegni, spesso più di quanti sia fisicamente possibile portare a termine con successo in un determinato range temporale.

Noi di Expertise RE, abbiamo una politica aziendale fondata sul rispetto del tempo e delle persone con le quali entriamo in contatto. Crediamo che chi ci chiama o ci scrive lo fa per un motivo ben preciso e che meriti quindi la nostra attenzione.

Proprio per questo motivo parte delle nostre giornate lavorative lo dedichiamo all’ascolto delle richieste che ci vengono poste sia telefonicamente, che mediante mail o WhatsApp.

Accogliamo e valutiamo con spiccato interesse qualunque tipo di contatto, sia questo una proposta per un nuovo incarico, una richiesta di collaborazione o di un sopralluogo.

Il nostro obiettivo è, e sarà sempre, quello di comprendere esattamente le necessità del nostro interlocutore al fine di soddisfare le sue esigenze.

Valutare frettolosamente una richiesta, o magari organizzare un sopralluogo presso un immobile non adatto alle reali aspettative del richiedente equivarrebbe ad una perdita di tempo per entrambi.

Quando fissiamo un incontro, sia con lo scopo di acquisire un incarico, sia per far visionare un immobile ad un potenziale acquirente, prendiamo sempre in considerazione gli impegni del nostro interlocutore, scegliendo orari sostenibili nei quali siamo sicuri di poter svolgere al meglio il nostro lavoro.

Per tutti questi motivi teniamo molto alla puntualità come dimostrazione di rispetto verso le competenze che mettiamo a disposizione e verso il nostro tempo.

Purtroppo restiamo spesso delusi dal fatto che per diverse persone “il ritardo” si sia convertito in modus vivendi considerato del tutto normale.